Thursday, June 17, 2010

SPACE GAMBUS EXPERIENCE



Sogni,ricordi,luoghi,realtà,concetti,poesia,emozioni,melodie,idee,irrazionalità,visioni,
illuminazioni…
Un torrente di suoni…ariose melodie che si mischiano con suoni quotidiani,con effetti sonori,campionamenti,percussioni,suoni di videogiochi,melodie vocali,testi recitati e suoni meditativi…uno spazio finalmente vuoto e meditativo…
le nostre menti ascoltando sono a confronto con suoni sperimentali e con le immagini che essi evocano

Le culture varie e i suoni qui si mischiano,vengono isolati dal loro contesto sociale e culturale…si crea qualcosa di nuovo con vecchie sonorità,si isola la musica dal suo contesto abituale per capire quanto è meravigliosa.Ogni cosa è rimessa in gioco,ridiscussa,rielaborata,nonostante si tenga e rimanga la sua forma originale. (come comporre un collages con parti diversissime tra loro)…proprio come qualcosa di Dada,di Fauves,di Fluxus!
E’ bello pensare al suono in sé e per sé,è bello isolarlo,percepirlo,giocarci…
Ed è giocando che si trova la libertà…è giocando che si affronta la realtà (si tratta di un gioco di realtà).
Giocare con la musica,questo è l’intento,la musica non deve mai essere strumentalizzata e mai oggetto di omologazione.
Nel mischiare e ricomporre si arriva ad un oggetto nuovo,ad una nuova storia dunque…
così facendo i suoni acquistano valore,vengono visti successivamente sotto una luce nuova,più vera!

Si è voluto tornare dunque all’idea primitiva di musica…all’idea primordiale che un oggetto lanciato contro un altro oggetto produce rumore…suono…all’idea che ogni suono prodotto può diventare musica!
Si è voluto riattualizzare i suoni antichi,che antichi non sono mai perché ancora riproducibili!
Come un’antica canzone tradizionale che viene cantata nei giorni correnti,con le nostre voci (in una strada o in un bar ad esempio…)
Niente dunque è antico e niente è moderno…c’è solo il suono…e con questo si può parlare.

Il Gambus del titolo è lo strumento che pervade il disco.Il tutto è avvolto dalle note misteriose e mistiche di questo caldo strumento,tipico della cultura araba (chiamato Oud,che in arabo significa legno).
Una cassa di legno cesellata,dalla forma particolare a mandorla,sulla quale vengono tirate molteplici corde doppie e una singola e che permette un suono avvolgente, rilassante e ancestrale e che ricorda i raggi del sole.
Una sorta di filo conduttore…le traccie sono avvolte da melodia,quel tocco,quel dono,quell’emozione che è la melodia…la melodia serve a parlare,raccontare,narrare,fare poesia,emozionare…guidarci nel mistero della musica stessa!

Il risulato è strano,profondo,reale,innovativo e vero…l’impulso,l’abbiamo già detto è il gioco…l’album è poetico,un’astronave senza briglie né vincoli isolata da tutto,da qualsiasi contesto,che trasporta i suoi rumori…senza generi.


http://www.myspace.com/spacegambusexperiment

Monday, May 24, 2010

REAL SITUATION

Check out the real situation:
Nation war against nation.
Where did it all begin?
When will it end?
Well, it seems like: total destruction the only solution,
And there aint no use: no one can stop them now.
Aint no use: nobody can stop them now.

Give them an inch, they take a yard;
Give them a yard, they take a mile (ooh);
Once a man and twice a child
And everything is just for a while.
It seems like: total destruction the only solution,
And there aint no use: no one can stop them now.
There aint no use: no one can stop them now;
Aint no use: no one can stop them now;
There aint no use: no one can stop them now.

Check in the real situation (check it out, check it out):
Nation fight against nation
Where did it all begin? wo-oo-o-o-oh!
Where will it end?
Well, it seems like: total destruction the only solution.
Mmm, no use: cant stop them;
Waint no use: ya cant stop them;
Aint no use: no one cant stop them now;
Cant stop them now (no one cant stop them now).

There aint no use: no one cant stop them now.
Everybody strugglin: aint no use - aint no use -
Aint no use you even try;
Aint no use: got to say bye-bye!
Aint no use! aint no - aint no use: no one can stop them now
(no one can stop them now)


Bob Marley and the Wailers

Tuesday, May 18, 2010

LA CHANSON DU SCAPHANDRIER

Mets ton habit, scaphandrier
Descends dans les yeux de ma blonde,
Que vois-tu bon scaphandrier ?
"Je vois un étrange attirail :
Des fleurs, des oiseaux, du corail,
Et de l'or en fines paillettes."

Mets ton habit, scaphandrier
Descends dans le coeur de ma blonde,
Que vois-tu, bon scaphandrier ?
"Je vois une source très pure,
Je vois des rires et des deuils,
Une oasis près d'un écueil..."

Mets ton habit scaphandrier,
Et dans le cerveau de ma bonde,
Tu vas descendre, que vois-tu ?
Il est descendu, descendu
Et dans les profondeurs du vide
Le scaphandrier s'est perdu

Leo Ferrè

Sunday, May 16, 2010

LE PARVENUE

"Quand je sombrerai dans la gloire
En un appartement cossu
Des tas d'amis inattendus
Viendront piquer à ma mangeoire

Et sur mes nappes de dentelle
Brodées au point de l'amitié
Viendra savamment avarié
Quelque faisan à leur échelle

Mes amis qui m'étiez fidèles
Où êtes-vous, où êtes-vous ?

Je mettrai dedans mes bouteilles
Les vins vulgaires de l'année
Discrètement millésimés
Et mon Corton fera merveille

Sur mon Steinway, plein d'expertise,
Je leur jouerai du Stravinsky
Pendant qu'ils boiront mon whisky
Diront "Chut ! Le Maître improvise"

Mes amis qui m'étiez fidèles
Où êtes-vous, où êtes-vous ?

J'aurai leur femme légitime
Dedans des lits à baldaquins
Qu'ils m'auront offerts pour mon bien
En m'assurant de leur estime

Et dans ces draps de l'adultère
Brodés au point du dévouement
Ces créatures d'un moment
Me seront bien triste litière

Mes amis qui m'étiez fidèles
Où serez-vous, où serez-vous ?

Tandis qu'enfoui sous la terre
J'attendrai le temps qu'il faudra
L'ami lointain qui fleurira
Ma tombe aux fleurs de la chimère"

Leo Ferrè

Saturday, May 15, 2010

THREE DAYS

"Three days was the morning.
My focus three days old.
My head, it landed to the sounds of cricket bows...
I am proud man anyway...
Covered now by three days...
Three ways was the morning.
Three lovers, in three ways.
We knew when she landed, three days she'd stay.
I am a proud man anyway...
Covered now by three days...
We saw shadows of the morning light
the shadows of the evening sun
till the shadows and the light were one.
Shadows of the morning light
the shadows of the evening sun
till the shadows and the light were one...
True hunting is over.
No herds to follow.
Without game, men prey on each other.
The family weakens by the bite we swallow...
True leaders gone, of land and people.
We choose no kin but adopted strangers.
The family weakens by the length we travel...
All of us with wings...
All of us with wings...
All of us with wings!
All of us with wings!
All of us with wings!
All of us with wings!
Erotic Jesus lays with his Marys.
Loves his Marys.
Bits of puzzle, hitting each other.
All now with wings!
'Oh my Marys! Never wonder... Night is shelter for nudity's shiver...'
All now with wings..."


song by Janes addiction

Tuesday, November 03, 2009

PINO VENEZIANO ALLA SCIGHERA

Tributo a Pino Veneziano
con Vincenzo Consolo e Moni Ovadia
Radio Bandita presenta:
“Di questa terra facciamone un giardino. Tributo a Pino Veneziano”
(A cura di Rocco Pollina e Umberto Leone, Coppola Editore, 2009)
Fece da spalla a de Andrè al suo primo concerto siciliano e nell'estate dell'84 cantò per Jorge Luis Borges facendolo commuovere; fu autore di magnifiche canzoni d'amore e di protesta, cantò la rabbia contro i potenti e la passione per la sua terra. Eppure Pino Veneziano, che aveva imparato a suonare a 40 anni, spinto dall'urgenza di raccontare, non volle mai inseguire la fama. Tirava fuori la chitarra dopo aver servito ai tavoli del suo ristorante a Marinella di Selinunte e regalava ai presenti pezzi della sua poesia. A quindici anni dalla sua scomparsa l’Associazione Pino Veneziano ha pubblicato un libro-cd con alcune delle sue più significative canzoni di protesta e d’amore, reinterpretate da personalità del panorama musicale nazionale, e un appello per la salvaguardia e il rispetto del territorio di Selinunte e della sua borgata, minacciato dall’incuria e dalle speculazioni che spesso Veneziano den unciava nelle sue canzoni.

Sul palco della Scighera, oltre a Rocco Pollina e Umberto Leone, curatori del libro-cd, ci saranno Vincenzo Consolo, autore della testimonianza che apre la pubblicazione, e Moni Ovadia che nel cd interpreta “U sicilianu”.

A seguire: le canzoni di Pino Veneziano, con Rocco Pollina, Umberto Leone e altri ospiti a sorpresa.

Ingresso libero con tessera Arci.

www.scighera.org

Tuesday, October 06, 2009

REDACTED...NON E' USCITO



Per vederlo in Italia bisognerà aspettare marzo 2008...

REDACTED di brian depalma
Leone d’argento al festival di venezia

Finalmente un premio ad un grande regista e finalmente un film che lascia le immagini come sono senza sporcarle romanzandole o digitalizzandole....
un regista che gioca con la totale finzione del cinema per far luce sulla crudezza della realta’...la guerra in Irak nella fattispece...

non è uscito nei cinema in Italia

perchè?
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